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Quali problemi può dare il diabete ai denti?

Un paziente diabetico
Foto di Artem Podrez da Pexels

Salute orale e diabete sono strettamente collegati. Una persona che soffre di questa patologia, infatti, può sviluppare problemi alle gengive e ai tessuti di supporto dei denti. Il nemico più pericoloso in questo senso è la parodontite, conosciuta anche come la sesta complicanza del diabete. Tuttavia i problemi orali legati al diabete non si limitano solo a questo.

Quali sono i problemi più frequenti?

  • Secchezza della bocca (xerostomia) dovuta alla diminuzione del flusso salivare.
  • Alito cattivo (alitosi): la presenza di elevati livelli di glucosio nella saliva favorisce la proliferazione dei batteri e, dunque, l’odore sgradevole dell’alito. A questo si somma il problema del flusso salivare ridotto, che accentua l’alitosi.
  • Infezioni: un paziente diabetico è maggiormente soggetto ad attacchi batterici o micotici, poiché quando nell’organismo il livello di glucosio è particolarmente alto, i globuli bianchi non svolgono correttamente la loro funzione. A livello orale le problematiche di questo tipo che possono insorgere sono, solitamente: afte e ulcere, candida, ecc.
  • Processi di guarigione rallentata: le cellule responsabili della guarigione delle ferite sono in numero ridotto e non riescono ad esplicare correttamente la propria attività, di conseguenza si avranno ritardi nei processi di guarigione. 
  • Gengiviteinfiammazione marginale della gengiva. Si manifesta con arrossamenti e sanguinamenti della mucosa. La gengivite, a differenza della parodontite, è reversibile, quindi se trattata in modo tempestivo e  a casa viene mantenuta una buona igiene orale domiciliare l’infiammazione può rientrare completamente.
  • Parodontite (piorrea): a differenza della gengivite l’infiammazione colpisce anche i tessuti di supporto dei denti, compromettendone la stabilità. Questo fatto è dovuto alla presenza di tasche parodontali, ossia spazi tra denti e gengiva dove si accumulano placca e tartaro, creando un’infiammazione cronica. Questa patologia è irreversibile, ma la sua progressione può essere contrastata con trattamenti specifici come terapia parodontale non chirurgica e una buona compliance a livello domiciliare.

Cosa posso fare per la salute orale se ho il diabete?

  • Igiene orale domiciliare: le procedure da seguire sono le stesse di chi non soffre di diabete. Quindi lavare i denti due/tre volte al giorno per almeno due minuti, passare il filo o lo scovolino almeno una volta al giorno per pulire gli spazi interdentali, detergere la lingua, usare un dentifricio al fluoro, non usare collutori con alcol (per evitare di peggiorare la secchezza orale), usare spazzolini con setole medie o morbide.
  • Controlli periodici dal dentista: avendo una diminuzione del flusso salivare si ha un maggior rischio di sviluppare lesioni cariose ed infezioni. E’ dunque opportuno effettuare controlli semestrali o annuali per prevenire l’insorgenza di queste patologie e poter intervenire in modo tempestivo in caso di necessità.
  • Sedute semestrali di igiene orale professionale: servono per intercettare in modo preventivo possibili infiammazioni gengivali (gengivite e parodontite). Ricordiamo che il campanello d’allarme di queste patologie è il sanguinamento gengivale.
  • Controlli ematici della glicemia: il rapporto tra glicemia e parodontite è a doppio senso: una glicemia fuori controllo può facilmente favorire la parodontite, e viceversa la parodontite può aggravare il diabete.
  • Corretta alimentazione per mantenere il profilo glicemico nei range ottimali. E’ consigliato controllare il proprio peso corporeo poichè può contribuire allo sviluppo del diabete di tipo 2, così come è consigliato monitorare il profilo lipidico perchè chi ha il diabete ha un maggior rischio di sviluppare problemi cardiovascolari.
  • Ispezionare regolarmente lo stato di salute delle proprie gengive e mucose allo specchio. Se si notano lesioni che guariscono difficilmente è opportuno consultare il proprio dentista.

Dr.ssa Carola Romanò
Igienista dentale

Fonti: