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Espansore palatale: costo, benefici e quanto va tenuto

Photo by Nathan Dumlao on Unsplash

Sei appena tornato dal dentista con il tuo bambino. E per la prima volta hai sentito nominare l’espansore del palato, uno degli apparecchi più usati nella routine di pratica clinica dell’ortodonzia. Ecco tutte le informazioni utili.

Come funziona l’espansore del palato?

L’espansore del palato, come dice il nome stesso, viene impiegato in tutte quelle situazioni per cui è necessario allargare il palato perché è stretto. Per farlo questo apparecchio agisce sulla sutura palatina mediana, ossia la sutura che si trova in mezzo al palato, e che unisce le due metà ossee da cui quest’osso è composto. Durante l’infanzia questa sutura è ancora fibrosa e “aperta” (un po’ come la fontanella craniale del neonato), ma, durante la crescita, aumentano i ponti ossei da una parte all’altra e a quel punto la sutura diventa completamente ossificata e non sarà più possibile espandere il palato.

L’espansore palatale è un apparecchio fisso, senza parti visibili all’esterno, che viene cementato ai molari superiori (a quelli da latte quando è possibile). E’ dotato di una vite centrale che, attivata secondo le indicazioni dell’ortodontista (solitamente un giro da 0,25 mm due volte al giorno per 15 giorni), esercita una forza pari a circa 10kg che divarica la sutura palatina e così facendo allarga il diametro trasverso del palato. Ciò non crea fratture di alcun tipo né provoca dolore al paziente.

La divaricazione della sutura palatale è un risultato che si ottiene in breve tempo: nella maggior parte dei casi bastano circa 15 giorni per raggiungere l’obiettivo desiderato. Tuttavia, a questo punto, è necessario mantenere in sede l’espansore per altri 6/9 mesi (a seconda delle indicazioni del proprio professionista dentale) per permettere alla sutura di ossificarsi e stabilizzarsi nei nuovi spazi.

In quali casi è consigliato l’espansore palatale?

L’espansore palatale è particolarmente consigliato nei casi di:

  • Palato stretto (contrazione del diametro trasverso del palato), che comporta generalmente affollamento dei denti anteriori e/o la l’ora inclinazione eccessiva verso l’esterno.
  • Morso crociato: i denti dell’arcata superiore occludono all’interno rispetto a quelli dell’arcata inferiore da una parte sola o da entrambe le parti; è un segno inequivocabile che il palato è eccessivamente stretto.
  • Discrepanze sagittali: se di profilo si vede che la mandibola è troppo in avanti (malocclusione di terza classe) o troppo indietro (malocclusione di seconda classe)

Da che età mettere l’espansore del palato?

L’età migliore per espandere il palato è all’incirca intorno agli 8 anni, quando la sutura palatale è ancora “aperta” e malleabile. Attendere lo sviluppo della dentizione definitiva e la caduta di tutti i denti da latte (cosa che generalmente avviene intorno ai 12 anni) per mettere l’espansore del palato è sconsigliato: si perderebbe tempo prezioso per la raggiunta di risultati ottimali e definitivi.

Quanto va tenuto l’espansore del palato?

L’espansore del palato va mantenuto cementato per 6/9 mesi. Questo periodo di tempo è necessario per permettere l’ossificazione della sutura palatale nella posizione più corretta e non perdere i progressi ottenuti grazie all’apparecchio.

Fino a che età posso mettere l’espansore?

La letteratura scientifica dà il via libera all’utilizzo dell’espansore del palato all’incirca fino ai 16 anni, anche se in questi casi è fondamentale valutare la maturità scheletrica del paziente. Tuttavia più precocemente viene installato l’espansore palatale, maggiori sono i benefici ottenuti e gli effetti scheletrici che è possibile ottenere (diastasi della sutura e creazione di nuovo osso nella zona della pre maxilla).

Più passa il tempo e più i risultati che sarà possibile ottenere riguarderanno solamente l’allineamento dentale e non la creazione di nuovo osso. Agire precocemente, dunque, è essenziale per poter ottenere il massimo dei benefici possibili dal trattamento.

Espansore in età adulta

L’utilizzo dell’espansore palatale in età adulta non è più possibile, se non in associazione ad un intervento chirurgico maxillo facciale.

Benefici dell’espansore palatale

  • Si crea spazio per i denti già in arcata o che dovranno erompere;
  • Cambia la fisionomia: si ottiene un sorriso più ampio, modificando la forma tipica “a prua di nave” del volto di chi ha un palato stretto;
  • Miglioramento della funzione respiratoria: immaginando il viso come un condominio, il palato è sia il tetto della bocca, che il pavimento del naso. Un naso che non lavora bene può dare diversi problemi (e l’otorinolaringoiatra lo sa bene);
  • Postura: una persona che respira male assume tendenzialmente una posizione ricurva, caratterizzata da spalle e collo protesi verso l’avanti. Con l’espansione del palato aumenta il volume delle vie aeree e migliora la postura della testa e del collo;
  • Il timbro della voce diventa meno nasale;
  • Aumenta il livello di attenzione del bambino grazie alla maggiore ossigenazione;
  • Sempre grazie alla maggiore ossigenazione, si riduce il fenomeno dell’enuresi notturna (pipì durante il sonno);
  • Migliore qualità del sonno;
  • Digestione migliore, data dal fatto che, tendenzialmente, chi respira male fa fatica a respirare durante la masticazione e tende quindi a ingoiare bocconi poco triturati, con immaginabili ripercussioni sulla digestione.

L’espansore del palato dà difetti nella pronuncia?

L’espansore palatale non comporta difetti di pronuncia in chi lo indossa. Alcune difficoltà nella fonetica si possono riscontrare solamente nel primo periodo ma si risolvono spontaneamente in un paio di giorni.

Cosa non mangiare con l’espansore palatale

  • Cicche e chewing gum
  • Caramelle gommose

Il primo giorno con l’espansore palatale sarebbe bene, inoltre, evitare cibi particolarmente fibrosi come la verdura cotta, prosciutto crudo e mozzarella filante.

Come si pulisce l’espansore?

Tenere ben pulito l’espansore palatale è essenziale per un cavo orale in salute e per scongiurare il rischio di infezioni e infiammazioni come mucositi o decubito. Per detergere l’espansore è necessario:

  • Utilizzare uno spazzolino monociuffo per le zone più difficoltose da raggiungere;
  • Utilizzare uno spazzolino con le setole morbide per gli elementi dentali;
  • Utilizzare dentifricio al fluoro (sostanza remineralizzante contro la carie);
  • Passare tra i denti filo interdentale e scovolino (pulire bene gli spazi interdentali);
  • Lavare i denti 2/3 volte al giorno per almeno 2 minuti;
  • Se si desidera rinfrescare l’alito, è possibile utilizzare il collutorio (a condizione che sia senza alcol e con il fluoro). Ricordarsi, però, che il collutorio non è mai un’alternativa a filo e scovolino per detergere gli spazi interdentali e non sostituisce l’azione di disgregazione della placca portata avanti dallo spazzolino (sia esso manuale o elettrico).

Espansore palatale: quanto costa

Un trattamento ortodontico con l’espansore palatale ha un costo variabile, a seconda delle necessità cliniche del paziente. Per questo è piuttosto difficile definire un prezzo fisso. Generalmente l’espansore ha un prezzo di circa 1000€.

Dott.ssa Silvia D’Amici
Ortodontista

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