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Parodontite: le cause, i sintomi e i possibili rimedi

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Ne soffrono 20 milioni di italiani eppure soltanto uno su 3 sa che cos’è e ne sottovaluta la pericolosità. La parodontite, infatti, conosciuta anche come piorrea, è un’infiammazione gengivale molto grave che si manifesta soprattutto nei soggetti adulti e colpisce l’apparato di sostegno dei denti (formato da osso, legamento parodontale e cemento radicolare) e, se trascurata, può causarne la caduta.

Le cause della parodontite

La principale causa della parodontite è da ricercarsi nella placca, un vero e proprio concentrato di colonie batteriche che aderiscono e si accumulano sulla superficie dentinale, formando una calcificazione chiamata tartaro, che inizia a danneggiare il tessuto gengivale. Più l’infiammazione viene trascurata, più la gengiva tende a ritirarsi dal suo solco fino a formare una sacca parodontale all’interno della quale i batteri possono continuare la loro azione lesiva e intaccare la struttura ossea, il vero sostegno del dente.

Ma l’infezione batterica non è la sola responsabile della parodontite. Esiste infatti una lunga lista di concause che non devono mai essere sottovalutate come, per esempio, il fumo, lo stress, le malattie autoimmuni, la gravidanza e l’allattamento, il diabete mellito o una predisposizione genetica. Tra gli alleati dei batteri non manca all’appello anche la scarsa igiene orale.

Come riconoscere i sintomi della parodontite

Una delle prime avvisaglie sono certamente le gengive gonfie; anche se spesso questo tipo di sintomatologia è indolore e non viene immediatamente associata a una malattia parodontale.
Un altro segnale può essere la tenerezza delle gengive: se risultano morbide al tatto, soprattutto nella zona più vicina al dente, potrebbe essere in corso un’infezione. In questo caso è consigliabile lavarsi i denti con uno spazzolino a setole morbide, così da evitare il sanguinamento.

Da non trascurare anche i cambi di colorazione del parodonto: quando inizia a mostrare macchie rosse o viola scuro è probabile che sia già in corso un’infezione molto aggressiva.
Nei casi in cui la parodontite ha raggiunto uno stadio molto grave si possono verificare anche il ritiro progressivo delle gengive, la formazione di nuovi spazi interdentali e la presenza di pus, fino ad arrivare alla perdita definitiva dei denti.

I rimedi naturali

Recarsi da un dentista di zona di fiducia per effettuare una corretta diagnosi è sicuramente la migliore azione preventiva e curativa per evitare l’aggravarsi della patologia. Tuttavia, oltre a seguire una corretta terapia dentistica, è possibile, previa indicazione del medico, avvalersi di alcuni efficaci rimedi naturali.

La betulla e l’aloe vera, per esempio, svolgono una preziosa azione antinfiammatoria.
Grazie alle sue proprietà immunostimolanti, invece, l’echinacea è perfetta per curare la parodontite da stress, mentre la salvia, sotto forma di olio essenziale, viene usata per le sue proprietà disinfettanti. Per fornire il giusto apporto di calcio tra i rimedi naturali spicca anche il tarassaco; e per contrastare il sanguinamento delle gengive si consiglia l’uso dell’equiseto.

Consigli per la prevenzione

Alla base di denti e gengive in salute c’è sempre una costante igiene orale. Lavarsi i denti con cura almeno 3 volte al giorno dopo i pasti principali e usare scovolino e filo interdentale sono azioni fondamentali per evitare l’insorgere di placca, tartaro e infiammazioni gengivali. Indispensabili anche i controlli periodici dal proprio dentista e una pulizia dei denti professionale almeno una volta all’anno.

Ma la prevenzione passa anche attraverso una sana e corretta alimentazione. I cibi ricchi di vitamina C e antiossidanti, come frutta e verdura, sono certamente degli ottimi alleati contro l’insorgere o l’aggravarsi dell’infiammazione gengivale; sì anche a latte e formaggi stagionati, principali fonti di calcio per i denti. Si consiglia inoltre di mangiare spesso verdura cruda perché aiuta il mantenimento della pulizia dei denti, scongiurando così l’insorgere di un’infiammazione dei tessuti parodontali.

Da evitare assolutamente i cibi troppo ricchi di zucchero, coloranti e additivi, bibite gassate, alcool e caffè che impediscono ai globuli bianchi di fermare l’azione infiammatoria dei batteri. Qualora ci sia già in corso una parodontite, invece, meglio non mangiare cibi troppo croccanti o duri, come frutta secca e torrone, e alimenti collosi, come miele e cioccolato.