Psicologia

Ansia: cos’è, sintomi e come combatterla

Una ragazza è accovacciata su una sedia in legno, si tiene con un braccio le ginocchia e con l'altro la testa.
Foto di Liza Summer da Pexels

Tensione, preoccupazione, agitazione. Chi non le ha mai provate nella vita? L’ansia è un’emozione fisiologica ed adattativa: potremmo vederla come il nostro “palo” pronto a lanciare l’allarme in caso di pericolo. Utilissimo se rimane calmo e riesce ad analizzare le situazioni e il grado di rischio; invalidante se, al contrario, fa scattare l’emergenza anche quando non serve. Con una conseguenza: il blocco. Ed è qui che serve l’aiuto di un professionista. Quando l’ansia diventa patologica e interferisce con le normali azioni di vita quotidiana (es: andare al mercato, parlare con qualcuno, sostenere un esame universitario) diventa importante andare alle radici di quello che la causa ascoltando le sue urla (diverse per ogni individuo), risolvere il problema e superarlo. Perchè sì, dall’ansia e dal panico si può guarire.

Sintomi dell’ansia

L’ansia si può manifestare con diversi sintomi, psicologici e fisici. Infatti, si può dire che l’ansia è multisfaccettata. Generalmente chi ne soffre avverte:

  • Senso di terrore
  • Preoccupazione
  • Agitazione e apprensione
  • Difficoltà di concentrazione
  • Irritabilità o irrequietezza
  • Senso di blocco

A livello fisico, invece, solitamente l’ansia viene percepita con:

  • Vertigini
  • Stanchezza
  • Tachicardia
  • Dolori e tensioni muscolari
  • Tremori
  • Tensione
  • Bocca secca
  • Difficoltà di deglutizione
  • Sensazione di “nodo in gola”
  • Sudorazione eccessiva
  • Respiro breve e affanno
  • Mal di stomaco
  • Bruxismo
  • Malessere generale
  • Mal di testa
  • Difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti, insonnia 
  • Attacchi di panico (manifestazione più alta dell’ansia. Ha sintomi simili a infarto del miocardio: palpitazioni, tremori, sensazione di freezing, paura di morire)

Cause

Quali siano le cause che portino una persona a sviluppare un disturbo d’ansia non è ancora del tutto chiaro. Quello che emerge dalla letteratura scientifica, tuttavia, è la compresenza di diversi fattori, tra cui:

  • Fattori ereditari: se un parente stretto presenta un disturbo d’ansia, la possibilità di svilupparne uno diventa più alta.
  • Fattori biologici, come iperattività di alcune aree del cervello, livelli di serotonina e noradrenalina non ottimali o soffrire di malattie croniche;
  • Fattori personali: aver vissuto un trauma o un evento particolarmente stressante.

Quali sono i disturbi d’ansia?

L’ansia non è una sola. Esistono forme differenti in cui si presenta nella vita di chi ne soffre. Secondo la classificazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM – V) i disturbi d’ansia possono essere suddivisi in:

  • Agorafobia: ossia ansia e panico scatenati dal trovarsi in situazioni o posti dai quali la via di fuga risulta difficoltosa (es. trovarsi in mezzo al pubblico di un concerto, tra la folla al centro commerciale, alla fila al supermercato, sui mezzi pubblici). L’agorafobia può anche portare a evitare preventivamente queste situazioni;
  • Disturbo d’Ansia generalizzata (DAG): si parla di disturbo di ansia generalizzata quando il sentimento di angoscia e preoccupazione eccessivo si protrae per almeno sei mesi;
  • Disturbo da attacco di panico (DAP), con o senza agorafobia: gli attacchi di panico sono caratterizzati da un improvviso e fortissimo senso di angoscia e terrore, tachicardia, difficoltà respiratoria e dolore al petto. Generalmente durano tra i 10 e i 30 minuti.
  • Fobia sociale: ansia che si presenta qualora si debba partecipare a determinate occasioni  o situazioni sociali (es. )
  • Fobie specifiche: Timore e angoscia vengono scatenati da un oggetto o da una situazione determinata (es. paura del dentista – odontofobia, paura dell’aereo, dei clown, ecc). Può generare evitamento.
  • Disturbo da stress (acuto, da adattamento o post traumatico)
  • Comportamenti ossessivo compulsivi: chi ne soffre presenta ossessioni che possono causare ansia e compulsioni utilizzate per metterla a tacere (es. numero prestabilito di volte di eseguire un’azione prima di uscire di casa)

Ansia e Covid 19

L’ultimo anno ha dimostrato come non sia possibile avere tutto sotto controllo, oltre ad aver stravolto le nostre vite. E per chi soffre di disturbi d’ansia questa è una consapevolezza destabilizzante. Non a caso tra il 2020 e il 2021 si è registrato un notevole aumento della percentuale di persone che hanno necessitato di supporto per la propria salute mentale: come citato da Il Sole 24 Ore, se prima della pandemia gli individui presi in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale in Italia erano 830mila, post Covid si calcola che si supererà abbondantemente il milione di utenza, con un aumento, quindi, del +30%. Senza contare, inoltre, chi si rivolge a psicoterapeuti e psichiatri in regime privato.

Come trattare i disturbi d’ansia?

Innanzitutto è bene chiarire che dall’ansia e dal disturbo d’ansia si può guarire. Per farlo è necessario rivolgersi a un professionista in grado di guidare la persona.

  • Psicoterapia: durante il percorso di psicoterapia si vanno a indagare le dinamiche profonde che hanno scatenato il disturbo d’ansia, oltre a comprendere, gestire e guarire dal sintomo. Con la psicoterapia, approfondendo anche la storia del singolo, la persona entra in possesso di strumenti per affrontare e gestire le emozioni. La psicoterapia è un percorso che una persona decide di intraprendere in un momento particolare della propria vita: quando si sente di non riuscire ad uscire da situazioni che attanagliano o quando i sintomi sviluppati limitano tanto da invalidare la qualità della vita.
  • Terapia farmacologica: alcuni medicinali possono aiutare nel gestire i sintomi più invalidanti dell’ansia. Devono essere prescritti da un medico specializzato in Psichiatria o da un medico neurologo.
  • Tecniche di rilassamento o rimedi naturali: sono efficaci nei casi di ansia lieve. La cura del disturbo, però, è altra cosa (psicoterapia e, eventualmente, cura farmacologica prescritta da specialista).

Dott.ssa Marta Moretto
Psicologa e psicoterapeuta

Fonti:

NB: le informazioni riportate in questo articolo non sostituiscono in alcun modo un consulto, una visita o una diagnosi fornita da un medico o da un professionista sanitario. In caso di necessità, rivolgersi al proprio medico curante.

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