L’allattamento è un periodo che richiede molte energie. Sia fisiche, che mentali. Per una mamma l’arrivo di un piccolo è un vero e proprio tsunami. E non è raro che questa prima fase sia piena di dubbi su cosa fare per poter garantire al bambino la miglior salute possibile. Domande come “cosa posso mangiare per garantire a mio figlio tutti i nutrienti di cui ha bisogno?”, “C’è una dieta da seguire in allattamento?”, “Devo cambiare le mie abitudini alimentari?”, “C’è qualche cibo che può far male al mio bambino?” sono all’ordine del giorno.
Abbiamo quindi chiesto alla nostra nutrizionista, la dr.ssa Alessandra Perfetti, di aiutarci a fare chiarezza e di darci qualche consiglio sulla alimentazione da seguire in allattamento.
Cosa mangiare durante l’allattamento?
Come primo passo, mettiamo le cose in chiaro: non esiste una “dieta da allattamento” che indichi cosa deve o non deve mangiare una mamma che sceglie di allattare al seno il suo bambino. Per far sì che sia lei, sia il piccolo, siano in salute è sufficiente mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata, senza la necessità di evitare particolari alimenti. Le uniche indicazioni più specifiche sono quelle di aggiungere all’alimentazione materna abituale, nei primi sei mesi di vita del bambino, circa 500 kcal in più e aumentare leggermente l’apporto proteico poichè l’allattamento richiede più energie e di arrivare a bere 2-3 litri di acqua al giorno in modo da sostenere l’aumentata necessità di liquidi.
Come indicazioni generali, valgono quelle di una qualsiasi dieta bilanciata:
- fare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda, cena;
- evitare alimenti processati (ad esempio hamburger già pronti, wurstel, salsicce);
- evitare zuccheri raffinati (es: merendine o dolci confezionati);
- consumare frutta e verdura di stagione, possibilmente a km 0;
- assumere un adeguato apporto di proteine (siano esse animali o vegetali);
- non abusare di alcol;
- limitare il consumo di carne rossa e insaccati;
- preferire i carboidrati a lento assorbimento come pasta e riso;
- scegliere possibilmente farine integrali;
- non tralasciare frutta secca;
- non saltare i pasti;
Se la mamma segue una dieta vegetariana (quindi senza carne e pesce) o vegana (senza nessun tipo di alimento di origine animale, inclusi latte, formaggi, miele) è molto importante che questa sia ben bilanciata. E’ consigliabile quindi essere seguite da uno specialista dell’alimentazione.
Ci sono cibi vietati durante l’allattamento?
Mentre allatta una mamma è libera di mangiare qualsiasi alimento, purché inserito all’interno di un regime alimentare sano ed equilibrato. Durante la gravidanza, infatti, il feto assaggia attraverso il liquido amniotico qualsiasi cibo che la mamma mangia e così impara a conoscere i vari sapori. Quindi se da un lato è vero che alcuni alimenti come cavoli, broccoli, asparagi, carciofi, funghi, aglio, cipolla, gorgonzola, pecorino, brie, maionese, curry, peperoncino ecc possono alterare il sapore del latte materno, se il piccolo è stato abituato a conoscerli già durante la gestazione non dovrebbero creargli problemi attraverso l’allattamento.
Il divieto si applica solamente a sostanze potenzialmente dannoso per il bambino, come fumo e alcol. Sconsigliati generalmente, ma non vietati se assunti in piccole dose occasionali, insaccati, carne rossa, prodotti zuccherini e bevande e alimenti eccitanti come caffè, thé, cola perchè potrebbero stimolare eccessivamente il sistema nervoso del bambino.
Fumo e alcol durante l’allattamento?
Mentre si allatta il fumo è assolutamente vietato. Discorso diverso per il vino o la birra, che sono concessi rispettivamente nella massima dose di un bicchiere occasionale, a patto che siano assunti a distanza di almeno 2/3 ore dalla poppata del neonato. Assolutamente sconsigliati, invece, i superalcolici: l’alcol etilico passa nel latte e può inibire la montata lattea e creare problemi al bambino (tra cui ipoglicemia, vomito e diarrea).
Cosa mangiare in allattamento per avere più latte
Proprio come non esiste la “dieta da allattamento”, non esistono alimenti che se assunti favoriscono l’aumento della produzione del latte materno. Nonostante spesso in rete si possa leggere del ruolo di birra, latte, brodo, albicocche, ecc in questo campo, non esistono dimostrazioni scientifiche a supporto di questa tesi. Si tratta, quindi, di credenze popolari.
L’unico metodo certificato per aumentare la produzione del latte è quello di offrire più spesso il seno al neonato: lo stimolo della richiesta farà sì che la quantità di latte prodotta aumenti.
Allattamento al seno o latte artificiale?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, quando possibile, di preferire l’allattamento al seno come fonte di nutrimento per i primi sei mesi di vita del bambino. Qualora si scelga o si debba optare per il latte artificiale, abbiamo raccolta in questo articolo le principali differenze tra allattamento al seno e latte artificiale.
dr.ssa Alessandra Perfetti
Biologa nutrizionista
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Fonti:
- Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a tre anni: raccomandazioni standard per l’Unione Europea – Ministero della Salute
- Corretta alimentazione ed educazione nutrizionale nella prima infanzia – Ministero della Salute
- Ospedale pediatrico Bambino Gesù
- Ospedale Niguarda
- Organizzazione Mondiale della Sanità
- Istituto Superiore di Sanità
- Save the children
Questo articolo non sostituisce in nessun modo una visita con uno specialista. In caso di necessità rivolgersi a un medico.