Nutrizione pediatria

Allattamento al seno o latte artificiale: cosa cambia?

Una donna allatta un neonato con il biberon

Latte. E’ questo il primo cibo con cui un neonato viene a contatto. Che sia latte materno o artificiale, per un bambino non esiste alimento migliore. Solamente dopo i 6 mesi di vita, quando si può iniziare lo svezzamento, il piccolino inizierà a mostrare interesse e conoscere altre fonti di cibo come frutta, verdura, pasta, pane, legumi, ecc. Ma il latte rimarrà, almeno fino all’anno, l’alimento costante (sebben sempre meno essenziale) nella dieta della prima infanzia.

E quindi: meglio latte materno o artificiale? Quali sono le differenze principali? Lo abbiamo chiesto alla nostra nutrizionista, la dr.ssa Alessandra Perfetti.

Allattamento al seno vs latte artificiale

L’allattamento al seno è la scelta più consigliata per la salute del bambino. La comunità scientifica è concorde su questo. Tuttavia esistono alcuni casi in cui l’allattamento materno diventa difficoltoso o impraticabile per la mamma o per il bambino. E in queste situazioni il latte artificiale è un’ottima soluzione.

Vediamo insieme le differenze tra allattamento al seno e latte artificiale:

  • L’allattamento al seno fornisce i nutrimenti e gli anticorpi necessari al bimbo nelle esatte quantità di cui ha bisogno in quel momento; il latte artificiale in formula è chiaramente sempre uguale durante ogni poppata e non contiene anticorpi;
  • Il latte materno favorisce lo sviluppo di una flora batterica intestinale sana. Negli ultimi anni si è cercato di rendere quanto piú simile possibile il latte artificiale a quello materno: esistono infatti delle formule contenenti anche HMO, che è in grado di nutrire la flora intestinale favorendo l’aumento di batteri “buoni”;
  • Se la dieta materna in allattamento è varia ed equilibrata, il bambino attraverso l’allattamento al seno avrá la possibilitá di incontrare giá diverse sostanze che riconoscerá e apprezzerà (o meno) durante lo svezzamento. Di contro, con il latte in formula, non c’è ovviamente possibilità che questo contenga sostanze diverse in base all’alimentazione materna;
  • Il latte materno favorisce un miglior sviluppo neuro-cognitivo del bambino; il latte artificiale ad oggi in commercio prevede formule addizionate con DHA, proprio per simulare il latte materno e questa sua peculiaritá;
  • Il latte materno può essere proposto senza limitazioni di orario e quantitá. Diverso è per il latte artificiale. Anche se ultimamente la questione è molto dibattuta, con il latte in formula non è opportuno dare dosi maggiori o con intervalli piú frequenti di quelli consigliati, dal momento che si rischia di sovralimentare il bambino e di sottoporlo a fastidi durante la digestione (il latte in formula è piú “pesante” da processare e digerire);
  • Sul fronte della praticità la medaglia ha due facce: il latte materno è sempre pronto, alla giusta temperatura e gratuito, mentre la preparazione del latte artificiale richiede qualche minuto se si usa quello in polvere e la temperatura va sempre controllata per evitare ustioni. Ultima cosa ma non meno importante: il latte in formula ha un costo non indifferente se si considera la frequenza giornaliera dei pasti e il non breve periodo in cui servirá;
  • L’allattamento al seno è un’esperienza decisamente faticosa per la mamma, che è giá sottoposta a diverse sfide dovute allo tsunami che provoca l’arrivo di un neonato; l’indubbio vantaggio del latte artificiale è che può essere dato da qualsiasi persona, permettendo alla mamma di riposare o di allontanarsi per qualche ora senza la preoccupazione di essere l’unica “fonte di cibo” per il suo piccolo;
  • Se la mamma deve rientrare al lavoro prima che il bimbo sia completamente svezzato (cosa purtroppo comune a molte donne), può risultare difficile gestire anche l’allattamento, che implica il doversi organizzare per tempo, lasciando il proprio latte in abbondanza per i periodi di assenza (il tiralatte è comodo, ma non sempre si ha il tempo di stare sedute tranquille a tirare il latte e l’efficienza di “estrazione” non è sempre uguale); di contro con il latte artificiale non occorre pensare ad altro se non comprare sufficienti scorte.

dr.ssa Alessandra Perfetti
Biologa nutrizionista

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Fonti:

Questo articolo non sostituisce in nessun modo una visita con uno specialista. In caso di necessità rivolgersi a un medico.