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Covid19, con la mascherina più asintomatici?

una mascherina chirurgica
Foto di Engin Akyurt da Pexels

Il governo ha deciso. Con il nuovo dpcm ottobre si stringono le maglie delle misure anti Covid19. Per contrastare la seconda ondata del Sars-Cov-2 in Italia indossare la mascherina torna obbligatorio anche all’aperto. Fatto salvo per alcune situazioni particolari: in auto o sullo scooter se si è da soli o con congiunti, se si è a passeggio in un posto dove non c’è pericolo di incontrare altre persone o se si sta correndo da soli o a una distanza di sicurezza di almeno due metri da altri. La scelta è supportata dal Comitato Tecnico Scientifico. Indossare la mascherina, fino a che non si avrà un vaccino e una terapia, rimane uno dei punti chiave per tenere a bada la pandemia. Senza dimenticarsi di scaricare ed utilizzare la app Immuni, utile per monitorare il contagio.

La mascherina come scudo: perchè usarla?

La mascherina funziona come uno scudo. E, stando a un recente studio, abbasserebbe anche la possibilità di infezioni sintomatiche. In soldoni: se si indossa questo dispositivo di protezione individuale, nello sfortunato caso di contagio, sarebbe molto più probabile essere asintomatici. E quindi evitare – nella migliore delle ipotesi – malesseri, e nella peggiore, ricoveri in ospedale, crisi respiratorie o morte. A sostenere questa tesi è un recente articolo pubblicato sul The New England Journal of Medicine, e firmato da Monica Gandhi, MD, MPH, e George W. Rutherford, MD, entrambi professori e ricercatori dell’Università californiana di San Francisco (UCSF).

Il caso della fabbrica alimentare

Tutto nasce dalla letteratura scientifica. In passato si è notato come l’utilizzo di mascherine per coprire bocca e naso abbia giocato un ruolo fondamentale nel frenare la diffusione di altri virus respiratori (un esempio su tutti: la Sars). Ma non solo. I dati sono arrivati anche per quanto riguarda l’attuale pandemia di Covid19. Oltre al caso della diminuzione significativa delle infezioni da Sars-Cov-2 tra il personale sanitario dell’ospedale di Boston una volta che sono state implementati i DPI o a quello della simulazione di utilizzo di DPI sui criceti, il caso più lampante è quello di due focolai scoppiati in stabilimenti di trasformazione alimentare degli Stati Uniti. A tutti i lavoratori, ogni giorno, sono stati forniti i DPI necessari ed è stato chiesto loro di indossare le mascherine. Tra le oltre 500 persone infettate dal virus, il 95% è risultato asintomatico. Solo il 5% ha sviluppato casi lievi o moderati.

La teoria della vaiolizzazione

Perchè se si indossa la mascherina c’è più probabilità di non sviluppare i sintomi gravi del Covid19? L’ipotesi riprende una teoria sviluppata ai tempi del vaiolo: la gravità della malattia sarebbe proporzionata all’inoculo virale ricevuto. Come riporta Doctor33, “con le infezioni virali in cui le risposte immunitarie dell’ospite giocano un ruolo predominante nella patogenesi virale, come Sars-CoV-2, alte dosi di inoculo virale possono sopraffare e disregolare le difese immunitarie aumentando la gravità della malattia. Se l’inoculo virale è importante nel determinare la gravità dell’infezione Sars-CoV-2, un ulteriore motivo ipotizzato per indossare maschere facciali sarebbe quello di ridurre la carica virale del portatore ed il conseguente impatto clinico della malattia. Quindi, un largo utilizzo delle mascherine potrebbe contribuire ad aumentare la percentuale di infezioni asintomatiche“.

Per validare questa ipotesi sono necessari altri studi, ma come sottolineato da Gandhi e Rutherford le prove che la mascherina giochi un ruolo chiave nella riduzione della gravità della malattia e della sua trasmissione sono sempre più numerose.

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