La salute del cavo orale passa anche da quello che mangiamo. Una dieta attenta, insieme a una corretta igiene orale, può ridurre l’infiammazione gengivale del 40%. Parola della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP).
I cibi amici delle gengive
- Peperoni;
- Rucola;
- Kiwi;
- Uova;
- Sgombri;
- Tonno;
- Salmone;
- Gamberi;
- Ostriche;
- Funghi;
- Uva;
- Ribes;
- Ananas;
- Mele;
- Arachidi;
Questi cibi, affermano dalla SIdP, «possono ridurre di oltre il 40% l’infiammazione delle gengive in appena uno o due mesi, facendoci arrivare a settembre con denti e gengive in perfetta salute».
La vitamina C come antiossidante
L’estate è un momento ideale per integrare la propria dieta con la vitamina C, ricca di proprietà antiossidanti. In questo modo si proteggono le cellule e si va a favorire il rinnovamento del tessuto connettivo. Come spiega Luca Landi, presidente della società italiana di parodontologia e implantologia, i cibi consigliati sono peperoni, rucola, kiwi, ribes e ananas.
La vitamina D come antibatterico
«La vitamina D di sgombri, tonno, salmone, gamberi, ostriche e funghi – continua il presidente Landi -, favorisce la salute delle ossa, dei denti e ha proprietà antibatteriche e di modulazione della risposta immunitaria».
I cibi consigliati per la malattia parodontale
Per chi soffre di malattia parodontale (conosciuta anche come piorrea) via libera a alimenti ricchi di vitamine A, E e di complesso vitaminico B (potenti antinfiammatori) e a uva, mele e arachidi (cibi ricchi di resveratrolo, studiato per la prevenzione della malattia parodontale).
I consigli del presidente di SIdP Landi
«Si tratta di veri e propri nutraceutici, alimenti-farmaci che mantengono la salute del cavo orale – conclude il presidente Luca Landi – : antiossidanti e grassi insaturi di vegetali e pesce hanno un ottimo effetto antinfiammatorio, al contrario una dieta ricca di grassi favorisce l’infiammazione, amplificando gli effetti di malattie croniche come la parodontite, e lo stesso avviene se si esagera con gli zuccheri. Modificare la propria dieta, riducendo i grassi e gli zuccheri raffinati ma aumentando l’assunzione di verdure, frutta, pesce e frutta secca, già dopo 4-8 settimane può portare alla riduzione di oltre il 40% dell’infiammazione a livello delle gengive. Gli studi più recenti indicano un’influenza dell’alimentazione anche sul successo degli impianti dentali che, dovendo integrarsi con l’osso, risentono di tutti i nutrienti che hanno effetti anche sullo scheletro umano».
Le regole ‘fai da te’ per il benessere di denti e gengive non si limitano a un miglioramento della dieta, ma serve impegnarsi per adottare uno stile di vita sano, una buona igiene orale (usando spazzolino, filo, scovolino) e il rispetto delle basilari norme igieniche: «lavarsi spesso le mani continua a essere indispensabile».