Mondo dentisti

Come pulire gli impianti dentali e mantenerli in salute: bastano 4 step

Per il buon esito di un trattamento protesico e per una massima durata dell’impianto l’igiene orale domiciliare è senza dubbio uno degli elementi essenziali. È quindi di fondamentale importanza eseguire, oltre ai controlli periodici con il dentista che ha effettuato gli impianti, una igiene scrupolosa di denti e gengive e mantenere i richiami semestrali di igiene orale professionale (pulizia dei denti). I batteri presenti nella placca e nel tartaro, infatti, anche se non possono “aggredire” i denti in zirconio o porcellana possono però compromettere la gengiva e l’osso che circondano l’impianto togliendo stabilità alle viti in titanio e alle protesi ad esse ancorate.

Come pulire gli impianti dentali: i 4 passaggi fondamentali

  • Spazzolino (manuale o elettrico). Gli impianti dentali vanno trattati esattamente come i propri denti naturali, quindi è fondamentale spazzolarli due / tre volte al giorno dopo i pasti principali per almeno due minuti. Con lo spazzolino manuale (meglio sceglierne uno con le setole morbide) disegnare dei “cerchiolini” sulla superficie del dente per disgregare la placca e poi effettuare dei movimenti “a rullo” dalla gengiva verso il dente per eliminarla. Con lo spazzolino elettrico, invece, è sufficiente appoggiare la testina su ogni dente (parte interna, esterna e masticatoria) per almeno 3 secondi.
  • Spazzolino per impianti: si tratta di uno spazzolino speciale dal collo angolato e con una testina più piccola degli spazzolini tradizionali, pensata per facilitare la pulizia negli spazi molto stretti, come ad esempio il margine tra la protesi (se si tratta di un ponte o toronto / intera arcata) e la gengiva.
  • Filo interdentale: si consigliano dei fili interdentali appositi, per ponti o impianti, che hanno un’estremità in plastica per facilitare l’ingresso del filo e un corpo spugnoso per detergere in modo accurato lo spazio intorno all’impianto.
  • Scovolino: lo scovolino serve a rimuovere i residui di placca nella parte inferiore della protesi e/o intorno agli impianti. Per scegliere lo scovolino più adatto a te rivolgiti al tuo professionista dentale di fiducia che possa consigliarti la dimensione più adatta ai tuoi spazi interdentali o in alternativa acquista direttamente un kit di scovolini con diverse misure nei negozi o in farmacia.

Idropulsore per gli impianti dentali

Un altro dispositivo efficace, ma non essenziale, è l’idropulsore (chiamato anche “doccia dentale”, irrigatororeidrogetto), uno strumento utilizzato come ausilio nell’igiene orale domiciliare. Questo presidio, attraverso un forte getto d’acqua, aiuta a mantenere pulita la bocca, le gengive e la lingua, rimuovendo i residui di cibo negli spazi tra un dente e l’altro, dove lo spazzolino non riesce ad arrivare. Nonostante questo, l’idropulsore non può essere visto come una facile e comoda alternativa al filo interdentale e allo scovolino. Solo questi, infatti, sono in grado di disgregare meccanicamente la placca batterica che si annida negli spazi interdentali.

L’idropulsore può essere un valido alleato per l’igiene orale domiciliare di:

  • Persone con scarsa manualità nel pulire i denti e il cavo orale;
  • Persone anziane;
  • Persone che non riescono a pulire con efficacia la parte posteriore della bocca (zona ponti e impianti).

Controlli regolari

È bene ricordare che controlli regolari (annuali o semestrali) sono sempre imperativi, a maggior ragione in caso di impianto: in tale sede il dentista potrà valutare l’efficacia dell’igiene orale domiciliare e verificare lo stato di salute dei tessuti molli, il livello dell’osso, l’integrità della protesi intervenendo con tempestività in caso di problemi. Attenzione particolare va riservata ai campanelli d’allarme per la salute degli impianti:

  • arrossamento gengivale
  • gonfiore
  • sanguinamento
  • dolore

Questi sintomi possono essere segnali di una mucosite, infezione reversibile che colpisce i tessuti marginali dell’impianto e che, se trascurata, può facilmente sfociare in patologie più gravi che interessano anche i tessuti duri (osso) intorno agli impianti, come la perimplantite.

Infine un consiglio in più: chi ricorre all’implantologia dovrebbe evitare il fumo di sigaretta che ha un impatto negativo molto più forte sugli impianti che sui denti naturali.

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