Mondo dentisti

Brindisi per il nuovo anno: che effetto sui denti?

Un brindisi di capodanno tra quattro amici
Foto di cottonbro da Pexels

Manca davvero pochissimo alla fine del 2020. Quest’anno nessun dubbio: il 2020 sarà etichettato come “anno da dimenticare”. E forse anche per questo si attende con maggior trepidazione la fine dell’anno, nella speranza che il 2021 porti con sé buone notizie.

Una delle tradizioni più radicate, riguardo la notte di Capodanno, è quella di brindare al nuovo anno. Solitamente i calici si riempiono di spumante, prosecco, champagne e, per i più piccoli, bibite gassate o succhi di frutta. Ma che effetto hanno queste bevande sui nostri denti? Scopriamolo insieme, prendendo spunto da un articolo di IoVadoDalDentista.

L’origine dei brindisi

L’usanza di brindare è antichissima. Come ripercorre l’Enciclopedia Treccani, la testimonianza più antica è quella legata al brindisi con vino in onore di una divinità (libazioni), per poi passare al brindisi tra ospiti e al brindisi in onore di amici (il classico “alla salute!“) nell’antichità. Dopo un periodo di decadenza, questa pratica torna in auge in Italia intorno al Cinquecento. E da lì ha continuato la sua parabola ascendente.

Una curiosità? La parola “brindisi” ha un’etimologia nordica: deriva infatti dall’antico tedesco “bring dir’s”, ossia “lo porgo a te”.

Prosecco o champagne?

Il più classico dei brindisi di Capodanno è quello a base di prosecco o champagne. Nell’eterna lotta tra i cultori delle bollicine italiane e di quelle francesi, poco può fare la scelta in base agli effetti che queste bevande possono avere sugli elementi dentali: come per ogni cosa, la vera chiave è la moderazione.

Pochi anni fa, in rete, una notizia proveniente dal Regno Unito aveva fatto il giro del mondo: secondo alcuni articoli pubblicati dai quotidiani inglesi Daily Mail e The Guardian il prosecco farebbe male ai denti a causa della sua elevata acidità e, quindi, per amor del proprio cavo orale gli andrebbe preferito lo champagne. In realtà la notizia fu smentita dal presidente della Società Italiana di Parodontologia ed Implantologia prima e dal Ministro dell’agricoltura del Bel Paese poi.

E per chi preferisce il vino, meglio bianco o rosso?

Il vino bianco, secondo il Journal of Agricolture and Food Chemistry, con il suo pH acido porterebbe alla demineralizzazione dei denti, macchie e carie.

Dall’altro canto il vino rosso rientra tra le sostanze pigmentanti che possono macchiare lo smalto e la superficie dentale, creando di fatto, discromie. Per evitare questo disagio, come già fatto nella nostra guida alle feste natalizie, il consiglio è quello di bere, dopo un bicchiere di vino, anche un bicchiere d’acqua in modo da sciacquare il cavo orale. E lavare i denti prima di andare a letto!

Brindisi a base di birra: artigianale, chiara o scura?

Per gli amanti della birra, attenzione particolare deve essere posta alle birre artigianali. Solitamente questo tipo di bevande è maggiormente acido. E qui si riproporrebbe il problema del vino bianco: demineralizzazione dei denti, macchie e carie. Le birre chiare, più leggere, tendono invece a contenere più calcio (alleato nella salute dentale), mentre quelle scure, più pesanti, possono provocare macchie ed erosioni alla superficie degli elementi dentali.

Le bevande analcoliche: attenzione allo zucchero

Le bevande analcoliche, soprattutto se gassate, solitamente sono l’alternativa riservata ai bambini durante il classico brindisi di mezzanotte. Attenzione va posta alla loro composizione: se eccessivamente zuccherate, infatti, possono provocare nel lungo periodo carie (oltre a una eccessiva assunzione di calorie). Le bevande con le bollicine, inoltre, sono particolarmente acide. L’acidità va a intaccare la salute degli elementi dentali su più piani: sensibilità maggiore, demineralizzazione e carie.

Come prendersi cura dei propri denti anche durante i brindisi?

  • Dopo aver bevuto una di queste sostanze, bere un bicchiere d’acqua;
  • Attendere almeno 30 minuti prima di lavare i denti dopo aver fatto un brindisi: in questo lasso di tempo la saliva farà il suo dovere e cercherà di ristabilire il naturale pH del cavo orale;
  • Limitare l’assunzione di bevande particolarmente acide e zuccherate: non sono vietate, ma berne con moderazione;
  • Non mandare in vacanza le sane abitudini di igiene orale domiciliare: lavare i denti dopo i pasti principali (almeno due/tre volte al giorno) per almeno due minuti e seguendo la corretta tecnica di spazzolamento;
  • Utilizzare almeno una volta al giorno filo e scovolino;
  • Usare un dentifricio a base di fluoro: questa sostanza è la pietra miliare nella prevenzione della carie, aiuta a riminerlizzare i denti e lo smalto.

dott.ssa Carola Romanò
Igienista dentale