Il bicarbonato non sbianca i denti. Al massimo rimuove le macchie superficiali, rovinando lo smalto. In sostanza l’effetto è quello della carta abrasiva: il bicarbonato agisce, sì, ma il prezzo da pagare è alto. Anche perché, purtroppo, lo smalto (la prima e più importante protezione dei nostri denti) non si rigenera. Il rischio di spazzolare i denti a casa con un composto a base di bicarbonato, insomma, è quello di consumarli. Ne vale davvero la pena?
I falsi miti sul bicarbonato che sbianca i denti
Da solo, con succo di limone o con l’acqua ossigenata. Le “ricette” fai da te per sbiancare i denti a casa si sprecano. E il bicarbonato è il protagonista indiscusso. Ma attenzione a non cascarci: questa sostanza non sbianca i denti, ma li graffia, rimuovendo le macchie superficiali. Soprattutto se usato con una frequenza e con una granulometria eccessiva.
Perchè non usare il bicarbonato per soluzioni fai da te
Il bicarbonato è una sostanza fortemente abrasiva. L’effetto che si ha, una volta applicato sulla superficie dentale, è quello della carta vetrata: rimuove le macchie superficiali agendo sullo smalto, ma crea delle micro fratture sui denti. Micro fratture è poi sinonimo di superficie più porosa e, di conseguenza, più difficile da pulire. Questo crea l’ambiente ideale per l’accumulo di placca (che potrebbe portare a carie o altre infiammazioni del cavo orale).
Se a casa si usa il bicarbonato in una soluzione fai da te per cercare di sbiancare i denti l’effetto che si potrebbe ottenere è esattamente l’opposto: vederli ingialliti. Perchè? Perchè il dente è come una matrioska: la parte più esterna è lo smalto (bianco), che ricopre la dentina (gialla), che protegge la polpa. Assottigliare lo smalto, quindi, porta alla luce la dentina, la parte gialla. Ma anche la parte più sensibile, che potrebbe iniziare a patire in particolar modo gli stimoli di caldo e freddo.
Ricapitolando, utilizzare il bicarbonato per sbiancare i denti con metodi fai da te potrebbe compromettere la propria salute orale portando:
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- Accumuli di placca;
- Carie;
- Sensibilità dentale.
I dentifrici “sbiancanti”
I dentifrici “sbiancanti” in commercio hanno una percentuale di prodotto talmente bassa da non garantire un risultato valido come quello che invece si può ottenere con una seduta di sbiancamento professionale. L’utilizzo di questi dentifrici è consigliato per mantenere il bianco ottenuto dal trattamento professionale. Il consiglio, da valutare poi di caso in caso con il proprio igienista dentale di fiducia a seconda della situazione specifica, è quello di non usarli più di due volte alla settimana.
Esistono in commercio anche dei dentifrici a pasta blu. Utilizzandoli l’impressione è quella di avere denti più bianchi, ma si tratta solamente di un effetto ottico temporaneo.
Il bicarbonato usato negli studi dentistici
E’ vero che il bicarbonato può essere utilizzato negli studi odontoiatrici durante le sedute di igiene orale professionale. Ma le condizioni sono profondamente diverse rispetto a quelle che si verificano a casa, quando ci si affida al fai da te:
- Di fronte si ha un professionista che valuta la necessità di utilizzo;
- Il bicarbonato utilizzato ha una granulometria decisamente più fine rispetto a quello che si può trovare in commercio al supermercato e, quindi, è meno impattante;
- Il bicarbonato non è mai utilizzato da solo o con limone, ma si utilizza con strumenti ad hoc;
- La frequenza di utilizzo è assolutamente inferiore: massimo due volte l’anno.
Insomma, affidatevi sempre a professionisti della salute orale.
Dott.ssa Carola Romanò
Igienista dentale