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Terapia del dolore: cos’è e quando si utilizza

Un mucchietto di pastiglie tonde su uno sfondo uniforme
Foto da Pexels di Anna Shvets

Un dolore cronico inficia la qualità della vita. Con una sofferenza costante ogni gesto risulta più difficile: che si tratti di mangiare, camminare, lavorare o dormire. Secondo alcuni studi il dolore cronico in Italia ha un’incidenza che si aggira intorno al 21,7% della popolazione: ossia circa 13 milioni di abitanti. Di queste persone, tra il 14 e il 17% ha perso il lavoro, il 20% lo ha dovuto cambiare e il 28% ha avuto un cambio di responsabilità a livello professionale. Perchè il dolore cronico non guarda l’età anagrafica di un paziente, ma colpisce a tutte le età. E tante possono essere le cause di questa sofferenza che diventa quotidiana. A questo punto può entrare in gioco la terapia del dolore. Se si soffre di una malattia, infatti, non ci si deve abbandonare per forza all’idea di dover star male, anche se si tratta di una patologia cronica.

Cos’è la terapia del dolore?

La terapia del dolore è quella branca della medicina che si occupa di curare il dolore intenso come sintomo, correlato a varie malattie e spesso anche la causa che lo provoca.

Quali patologie tratta la terapia del dolore?

La terapia del dolore tratta tutte le patologie dolorose che che affliggono i pazienti:

  • Sintomatologia dolorosa dovuta a un intervento chirurgico;
  • Sintomatologia dolorosa dovuta a patologie croniche (anche oncologiche);
  • Sintomatologia dolorosa dovuta a patologie degenerative o compressive (ad esempio l’artrosi o tutto ciò che attiene il danneggiamento dei tronchi o delle terminazioni nervose).

Facendo qualche esempio, quindi, con la terapia del dolore possono essere trattati pazienti che soffrono di artrosi, cervicalgia, lombalgia, ulcere croniche, dolore da neuropatia diabetica, fuoco di Sant’Antonio, tumori ecc.

Differenza tra dolore acuto e dolore cronico

Definire il dolore è difficile. E’ un’esperienza assolutamente personale. L’International Association for the Study of Pain (IASP) lo definisce «un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata o meno a danno tessutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di un simile danno».

Il dolore può essere suddiviso in due macro-categorie:

  • Acuto: il dolore e quindi la patologia causa del dolore può essere di recente insorgenza, in questo caso si parlerà di dolore o sintomatologia algica recente, quindi dolore acuto.
  • Cronico: si parla di dolore cronico se il sintomo dura da più di sei mesi..

Quali patologie possono scatenare un dolore acuto o cronico?

Sicuramente sono tante. Il dolore può essere di natura:

  • Osteoarticolare ;
  • Muscolare;
  • Vascolare;
  • Diabetico;
  • Neuropatico;
  • Cefalgico;
  • Dolore post operatorio;
  • Dolore oncologico.

Chi se ne occupa?

La terapia del dolore è seguita da un medico esperto in questo campo. Il medico esperto in terapia del dolore è anche spesso un medico esperto in cure palliative: un palliativista e terapista del dolore.

Spesso il terapista del dolore lavora in team con altri medici.

Come si cura?

  • Terapia farmacologica: paracetamolo, antinfiammatori, oppioidi deboli, oppioidi forti, anti depressivi, cortico steroidi, ecc;
  • Infiltrazioni: mesoterapia, infiltrazioni peri-articolari, infiltrazioni intra-articolari, infiltrazioni peridurali, ecc;
  • Terapie fisiche: magnetoterapia, ultrasuoni, tense, ecc.

Dott.ssa Marika Fanelli
Medico esperto in terapia del dolore