Salute a 360°

Quando andare dall’urologo?

Un medico che incrocia le braccia
Foto di Karolina Grabowska da Pexels

L’urologo è un medico specializzato in Urologia, branca specialistica che si occupa delle patologie a carico dell’apparato urinario maschile e femminile e degli organi genitali maschili esterni.

Quando si deve andare dall’urologo? Possibilmente prima che insorga una problematica acuta. L’ideale sarebbe inserirsi in un percorso di prevenzione che possa intercettare per tempo eventuali problematiche e monitorare lo stato di salute generale, senza dimenticare le buone pratiche di prevenzione quotidiane.

Come funziona la visita urologica?

La visita urologica è una visita medica non dolorosa e non invasiva che viene effettuata dall’urologo, un medico specializzato nel trattamento delle patologie che interessano l’apparato urinario (sia maschile che femminile) e  l’apparato genitale maschile esterno.

Una visita urologica può avere come obiettivo quello di andare a indagare le cause, escludere o confermare la presenza di un disturbo urologico o genitale. Tra i problemi più comuni:

  • Cistiti;
  • Prostatiti;
  • Incontinenza urinaria maschile e femminile;
  • Neoplasie (genitali, prostata, vescica, rene);
  • Calcolosi urinaria (rene, uretere, vescica);
  • Varicocele;
  • Patologie benigne dei genitali esterni (fimosi, brevità del frenulo, stenosi uretrali, ipospadia);

La prima visita urologica, per un uomo, è consigliata intorno ai 50 anni se nella anamnesi familiare (da parte paterna per quanto riguarda padre o zii) non si sono mai manifestati casi di tumori alla prostata. Al contrario, se dall’anamnesi familiare dovessero emergere problemi di questo tipo, il consiglio è quello di effettuare la prima visita urologica già intorno ai 30-35 anni di età.

Generalmente una visita urologica di prevenzione, per un uomo, consiste nella valutazione degli esiti dell’analisi del PSA e nella valutazione dello stato di salute della prostata.

Cos’è l’analisi PSA?

Il test (o dosaggio) del PSA (Antigene Prostatico Specifico) è un esame consigliato agli uomini che consiste in un prelievo del sangue. Lo scopo è quello di valutare lo stato di salute della prostata. Attraverso questa analisi è possibile intercettare i primi segnali di ingrossamento della prostata (una ghiandola dell’apparato genitale maschile posta a valle della vescica), di eventuali malattie infiammatorie e del cancro.

Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, l’esame del PSA dovrebbe essere eseguito ogni anno dagli uomini con un’età compresa tra i 50 e i 70 anni, anche in assenza di disturbi particolari.

 Quali sono le buone abitudini da mantenere?

Così come per altri rami, anche per quanto riguarda l’urologia la prevenzione è un alleato irrinunciabile. Quest’ultima si costruisce con le abitudini quotidiane:

  • Idratazione adeguata: bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno;
  • Dieta bilanciata: limitare il consumo di carni rosse o troppo cotte, cibi iperproteici e alimenti ricchi di colesterolo, e, al contrario aumentare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali;
  • Praticare attività fisica con costanza: basta mezz’ora al giorno, anche solamente di camminata sostenuta;
  • Evitare fumo e alcol;
  • Regolarizzare l’intestino grazie ad una buona flora batterica;
  • Regolare attività sessuale, soprattutto per quanto riguarda i giovani adulti;
  • Imparare ad osservarsi e praticare l’autopalpazione.

Dottor Giacomo Piero Incarbone
Medico chirurgo specializzato in Urologia e Andrologia