Nutrizione

4 marzo, Giornata mondiale dell’obesità

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+100%. E’ questo il trend di crescita stimato per l’obesità infantile tra il 2020 e il 2035. Ed entro quella data il numero di persone che soffriranno di obesità potrebbe arrivare alla cifra impressionante di 1,9 miliardi. Ossia, un quarto della popolazione mondiale. Sono queste le stime diffuse dagli organizzatori della Giornata Mondiale dell’Obesità. Un evento che si celebra ogni 4 marzo con lo scopo di riconoscere le cause di questa patologia, fare luce sulla malattia, abbattere lo stigma sociale che i pazienti purtroppo ancora affrontano, diffondere le voci di chi vive in prima persona l’obesità e incrementare la comprensione, la prevenzione e il trattamento dell’obesità a livello mondiale.

Giornata mondiale dell’Obesità 2023

 Il tema della Giornata Mondiale dell’Obesità 2023 è “Cambiare prospettiva: parliamo di obesità” (‘Changing Perspectives: Let’s Talk About Obesity’). Lo scopo è quello di incoraggiare le persone a intavolare discussioni e informarsi in modo da poter correggere le idee sbagliate e i pregiudizi che aleggiano ancora intorno alla malattia, cessare l’uso di un linguaggio stereotipato e stigmatizzante sulle persone che vivono con l’obesità e sensibilizzare cittadini e istituzioni e di incoraggiare la prevenzione dell’obesità.

I numeri dell’obesità in Italia

L’obesità è una patologia che non accenna a frenare la sua corsa. Non solo nei Paesi occidentali, ma anche in quelli a basso-medio reddito. Finora nessuno Stato è riuscito a invertire la curva di crescita della diffusione di questa patologia. E l’Italia non è esclusa. Stando ai dati del sistema di sorveglianza PASSIil 42,4% degli adulti nella fascia di età tra i 18 e i 69 anni sono in eccesso ponderale. Di questi il 31,6% è in sovrappeso e il restante 10,8% presenta obesità.

Particolare allarme è destato dall’obesità infantile che, se non trattata, può comportare il rischio e l’insorgenza di altre malattie come diabete di tipo 2, asma, problemi muscolo-scheletrici, futuri problemi cardiovascolari, problemi psicologici e sociali.

Gli ultimi dati disponibili in merito all’obesità infantile in Italia risalgono al 2019, dal Sistema di Sorveglianza OKkio alla salute:

  • Il 20,4% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso, il 9,4% soffre di obesità e il 2,4% è gravemente obeso;
  • Non c’è una grossa differenza tra i sessi: le bambine in sovrappeso e obese sono rispettivamente il 20,9% e l’8,8%, mentre i maschi sono il 20,0% e il 9,9%;
  • Se da una parte nel corso degli anni la percentuale di piccoli in sovrappeso è diminuita (da 23,4 % nel 2008-9 a 20,4% nel 2019),  trend inverso è quello che ha seguito l’obesità (9.3% nel 2016 e 9.4% nel 2019).

Cosa fare se si soffre di obesità

L’obesità è una malattia e come tale va trattata. Il consiglio è ovviamente quello di rivolgersi a un medico per indagare le cause della patologia e poter trovare la terapia adatta al paziente e alla sua storia personale. La cura di un paziente che soffre di obesità è generalmente un lavoro di equipe che coinvolge medici specialisti in alimentazione, nutrizionisti, chirurghi e psicoterapeuti.

Dr.ssa Alessandra Perfetti, PhD
Biologa nutrizionista

 

Fonti: