Il Pap Test è un esame di screening di primo livello che deve il suo nome al suo inventore: il dottor Georgios Papanicolaou. Si tratta di uno degli esami più importanti per quanto riguarda la Prevenzione femminile: con un prelievo indolore e veloce permette di rilevare con largo anticipo l’insorgenza di cellule che possono degenerare fino a determinare lo sviluppo del tumore della cervice uterina.
Come si fa il Pap test?
Il Pap Test è un esame poco invasivo, indolore e che dura pochi minuti e che viene eseguito a livello ambulatoriale dal ginecologo. La procedura è piuttosto semplice:
- Applicazione dello speculum, uno strumento che permette la dilatazione della vagina in modo da rendere visibile la cervice uterina;
- Prelievo delle secrezioni dalla cervice uterina attraverso una specie di spazzolino e tampone;
- Fissaggio del campione prelevato su un vetrino attraverso uno spray apposito;
- Analisi del campione con esame citologico in laboratorio tramite appositi metodi di colorazione e un approfondito esame computerizzato.
A cosa serve il pap test?
Il Pap Test è un grande asso nella manica a favore della Prevenzione: questo esame di screening permette di prevenire l’insorgenza del cancro (rilevando alterazioni cellulari che precedono anche di molti anni il tumore, in un momento in cui sono ancora guaribili al 100%) e di avere una diagnosi precoce del tumore della cervice uterina. Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità «il pap test […] nell’ambito di programmi di screening organizzati, ha permesso di ridurre dell’80% la mortalità dovuta al tumore del collo dell’utero».
Grazie alla massiccia campagna di prevenzione effettuata in Italia, il numero di nuovi casi di tumore al collo dell’utero si è ridotto notevolmente e la mortalità è crollata a circa 2 decessi ogni 100.000 casi. Un numero notevole se lo si confronta con i dati che arrivano dai Paesi in via di sviluppo, dove invece – purtroppo – i decessi ogni 100.000 abitanti sono ancora in media 25.
Il Pap Test, dunque, non ha nulla a che vedere con altri esami simili (come lo striscio vaginale batteriologico) che vanno a indagare la presenza di eventuali funghi e batteri, responsabili di infezioni vaginali.
Il Pap Test, inoltre, non va nemmeno confuso con l’HPV Test. Per quanto la modalità di esecuzione sia molto simile, l’HPV test è un test molecolare mirato alla ricerca del DNA del Papillomavirus, spesso legato allo sviluppo del carcinoma della cervice uterina.
Ogni quanto va fatto il pap test?
Il Pap Test è un esame di screening fondamentale per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e, quindi, è importante che venga fatto con una cadenza regolare. In assenza di condizioni particolari, l’esecuzione del Pap Test – dopo i 25 anni o dall’inizio dell’attività sessuale – è consigliata ogni 1-3 anni.
La frequenza può variare e farsi più fitta qualora si abbia avuto una precedente diagnosi di tumore al collo dell’utero, positività all’HPV o all’HIV.
Quando fare il Pap Test?
Il Pap Test non presenta grosse controindicazioni. Tuttavia esistono alcuni casi e situazioni in cui la sua esecuzione è sconsigliata o da rimandare:
- Mestruazioni: per poter studiare al meglio le cellule prelevate con il Pap Test sarebbe bene evitare l’esecuzione dell’esame nei giorni di flusso mestruale e nei 3/5 giorni che lo precedono e lo seguono;
- Infiammazioni vaginali: qualora si presentino sintomi come bruciore intimo intenso, prurito, perdite vaginali è consigliato rimandare il Pap Test. Ma non la visita ginecologica. L’appuntamento con il medico può essere un momento di approfondimento e inquadramento del problema, per sottoporsi poi al Pap Test quando anche il professionista lo riterrà più opportuno.
Via libera al Pap Test, dunque, in tutti i giorni del mese (ad eccezioni di quelli del flusso mestruale e dintorni). La gravidanza, così come l’utilizzo della pillola o della spirale contraccettiva, non rappresentano una controindicazione all’esecuzione dell’esame. Tuttavia è sempre bene informare il medico di queste situazioni prima dell’esecuzione del prelievo. In alcuni casi, dopo il test, possono verificarsi piccole perdite ematiche di breve durata (1 o 2 giorni): non rappresentano nulla di allarmante, ma nel caso la situazione continuasse, avvisare il medico.
Se, invece, si è subita una isterectomia totale (asportazione dell’utero) a causa di tumore o forma pre tumorale, sarà il medico a indicare se e quando sottoporsi a Pap Test.
Come prepararsi al Pap Test?
Non esiste una preparazione particolare per il Pap Test. Al netto di una buona igiene personale, è consigliato evitare nei giorni immediatamente a ridosso dell’esecuzione dell’esame l’utilizzo di prodotti spermicidi, lavande, creme, gel, ovuli o schiume vaginali, così come è consigliato astenersi da rapporti sessuali.
Dopo quanto si ha il risultato del Pap Test?
I risultati di un Pap Test, in genere, sono pronti dopo una decina di giorni.
Pap Test positivo: che fare?
In caso di Pap Test positivo sarà il ginecologo a indicare gli step successivi e più indicati per la propria condizione clinica. Generalmente il passaggio seguente a quello di un esito positivo di Pap Test è quello della colposcopia. Questo esame di screening di secondo livello permette di approfondire la natura e la posizione delle lesioni rilevare con il Pap Test e di avere una visione migliore del collo dell’utero. Se anche la colposcopia registra la presenza di aree anomale, si procede con una biopsia. Se la biopsia conferma la presenza di una lesione pre-tumorale, si passa alla sua rimozione attraverso un’operazione di micro chirurgia. Tuttavia è importante segnalare che non tutte le lesioni evidenziate necessitano di intervento: in caso di lesioni di basso grado queste ultime spesso regrediscono spontaneamente, soprattutto tra le pazienti più giovani.
Se dal Pap Test risulta “Flogosi”
Qualora gli esiti del Pap Test riportino la presenza di “flogosi” significa che c’è in atto un’infiammazione. A seconda del grado di infiammazione e dal tipo, sarà il ginecologo a segnalare la terapia più adatta e come comportarsi.
Quanto costa fare il Pap Test?
Da Amicomedico l’esecuzione del Pap Test ha un costo di 30 euro.
In Italia le donne tra i 25 e 64 anni possono effettuare gratuitamente il Pap Test. Ogni tre anni viene recapitata a casa una lettera di invito all’esecuzione dell’esame.
Pap test o Hpv Dna Test?
Il Pap test è consigliato soprattutto per le donne tra i 25 e i 34 anni, mentre l’Hpv dna test per le donne di età compresa tra i 35 e i 65 anni.
Dr. Maurizio Pavesi
Medico chirurgo specialista in Ginecologia e Ostetricia
Fonti:
- Istituto Superiore di Sanità
- Ministero della Salute
- AIRC