Effettuare con regolarità un controllo dei nei è molto importante nella prevenzione del melanoma cutaneo. Monitorare con costanza la situazione dei nevi, infatti, può fare la differenza qualora dovessero insorgere tumori della pelle.
Cos’è un melanoma?
Il melanoma cutaneo è un tumore della pelle che si manifesta visivamente sotto forma di un neo che subisce variazioni di colore, dimensioni o forma. Il melanoma può diffondersi a diverse parti del corpo, attraverso metastasi.
Esistono quattro differenti tipi di melanoma cutaneo:
- Melanoma a diffusione superficiale (il più comune e diffuso, che riguarda circa il 70% dei casi);
- Lentigo maligna;
- Melanoma lentigginoso acrale;
- Melanoma nodulare (il più “cattivo” e con un’incidenza del 10/15% dei casi).
L’incidenza del melanoma cutaneo in Italia
Il melanoma cutaneo in Italia ha un’incidenza in crescita: negli ultimi venti anni – stando ai dati riportati dall’Istituto Superiore di Sanità – la percentuale di persone che ne soffre è cresciuta del 4%. Traducendo le percentuali in cifre: nel nostro Paese nel 2019 sono stati diagnosticati circa 12.400 casi di melanoma cutaneo, di cui 6.700 tra gli uomini e 5.700 tra le donne. Per quanto riguarda i decessi, invece, non ci sono dati certi: si stima che le morti riferibili a melanoma si aggirino intorno a 7.000 casi all’anno (4.000 uomini e 3.000 donne). Il melanoma cutaneo risulta il terzo melanoma per incidenza e numero di nuovi casi nella fascia da 0 a 44 anni.
Il melanoma cutaneo è più frequente nei soggetti:
- Con pelle, occhi e capelli chiari o lentiggini;
- Che abitano in zone particolarmente soleggiate;
- Con età tra i 30 e i 60 anni;
- Che si espongono con frequenza a raggi UV (sole, lettini solari, lampade abbronzanti);
- Sistema immunitario poco funzionante o indebolito;
- Che abbiano familiarità con tumori cutanei.
Campanelli d’allarme
Esistono diversi campanelli d’allarme da tenere monitorati per quanto riguarda i nei:
- Asimmetria;
- Comparsa di bordi frastagliati;
- Cambiamenti di colore;
- Ingrossamento;
- Evoluzione;
- In casi più rari: prurito e sanguinamento.
La prevenzione è essenziale
La prevenzione è un’arma potentissima contro l’insorgenza dei melanomi cutanei. Questo fatto è dimostrato dai dati: se negli ultimi vent’anni le terapie non hanno subito grandi variazioni, stessa cosa non si può dire circa l’educazione alla prevenzione del melanoma cutaneo, diventata decisamente più capillare e diffusa. Il risultato positivo diventa lampante leggendo la percentuale di melanomi scoperti per tempo (tra il 60 e il 70%). Di conseguenza si è registrato un incremento anche riguardo la percentuale di sopravvivenza dei Pazienti a 5 anni dalla diagnosi: dal 50% del 1960 all’80% di oggi.
Ogni quanto effettuare il controllo dei nei?
In base alla familiarità e alla pregressa esposizione solare è consigliabile che la visita specialistica di controllo dei nei avvenga con cadenza annuale.
Prevenzione “fai da te”: la regola dell’ABCDE
La regola dell’ABCDE è un metodo semplice e facilmente memorizzabile dai Pazienti per effettuare l’auto monitoraggio dei nei.
- A di Asimmetria: controllare che la macchia cutanea non sia asimmetrica (uno dei lati risulta diverso dall’altro);
- B di Bordi: controllare i bordi del neo: un melanoma solitamente ha bordi irregolari, frastagliati, che possono ricordare vagamente quelli di una mappa geografica;
- C di Colore: un melanoma presenta spesso più di un colore: diverse gradazioni di marrone, rosso o rosa;
- D di Dimensioni: una lesione cutanea che è più grande di 4-6 mm va fatta controllare da uno specialista;
- E di Evoluzione: monitorare i cambiamenti che la lesione cutanea manifesta con il passare del tempo.
Amicodentista – Amicomedico
NB: le informazioni riportate in questo articolo non sostituiscono in alcun modo un consulto, una visita o una diagnosi fornita da un medico o da un professionista sanitario. In caso di necessità, rivolgersi al proprio medico curante.
Fonti
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