L’emergenza coronavirus ha riscritto la nostra quotidianità. E, in alcuni casi, l’ha addirittura stravolta. Il periodo che stiamo vivendo lascia aperti dubbi e porta con sè preoccupazioni. E’ molto importante, però, non farsi sopraffare. La psicologa Alessia Romanazzi ci ha dato alcuni consigli su come affrontare la quarantena. Ne abbiamo fatto un piccolo decalogo.
Emergenza coronavirus, i consigli della psicologa
- Evitare il sovraccarico di informazioni: scegliere poche fonti, autorevoli, per avere gli aggiornamenti utili sulla situazione. Uno o due punti di riferimento possono bastare. E scegliere un’ora della giornata in cui informarsi.
- Creare una routine: organizzarsi e darsi degli appuntamenti fissi che scandiscano le giornate in casa. Le attività scelte devono piacerci ed essere adeguate a che persona siamo (es: se mi annoio facilmente, programmerò per me più attività durante la giornata – vedi punto successivo). Un esempio potrebbe essere: alzarsi al mattino, fare colazione, lavarsi bene i denti, fare la doccia, vestirsi, guardare una serie tv, cucinare il pranzo, apparecchiare la tavola, leggere un libro, fare attività fisica, videochiamare gli amici ecc.
- Tenersi occupati: organizzare le proprie giornate in modo da avere pochi momenti morti e non “vivere la noia”. Ci sono momenti in cui annoiarsi va bene, ma non è questo. Meglio impegnare la mente e darsi degli orari.
- Limitare l’isolamento: ovviamente non si intende infrangere le disposizioni del decreto #iorestoacasa, ma, anzi, creare una socialità attraverso la tecnologia. Al posto di chiamare amici e parenti, preferire la videochiamate: possiamo darci appuntamento viso a viso per un aperitivo o una cena a distanza. Un altro metodo, anche se deriso da alcuni, potrebbe essere quello degli appuntamenti / flash – mob sui balconi: sono momenti che creano unità e ci fanno sentire meno soli.
- Ricordarsi che questa situazione verrà superata: questa situazione, anche se ora non sembra, è a tempo determinato: passerà.
- Essere proattivi, non reattivi: la proattività permette di rendere più semplice la situazione in cui mi trovo.
- “Sento di non avere il controllo, sono in balia degli eventi”: ricordarsi che non abbiamo perso il controllo, ma piuttosto che la nostra capacità di controllo si è trasformata. Spostare la percezione sulle cose da fare.
- Non uscire di casa: in primis, perchè bisogna rispettare il decreto. In secondo luogo, inoltre, al posto di “riagganciarci alla nostra quotidianità” potrebbe portare a un’altra forma di sovraesposizione: vedere le strade vuote, gente con le mascherine e guanti ecc.
- Peer education, ossia, educazione tra pari: seguire l’esempio di persone “nostre pari” come possono essere amici o familiari ci rende più propensi a seguire le nuove direttive, piuttosto che vederle come un’imposizione dall’alto.
- Cogliere, anche da questa situazione, un’opportunità: creare delle buone abitudini che possano restare, anche quando l’emergenza sarà finita. Perchè, ricordatevi, finirà.
Bonus: come evitare il binge eating, ossia la fame nervosa?
- Non fare grandi analisi su quanto sta accadendo;
- Nel momento di fame nervosa allontanarsi dalla cucina per 30 minuti;
- Rendere i cibi di conforto più difficili da reperire, posizionandoli in luoghi scomodi e dove servono più passaggi per prenderli.
Puoi seguire la psicologa e psicoterapeuta Alessia Romanazzi anche su Facebook, Instagram (@iononmistresso) e sul suo blog. Se vuoi rivedere l’intervista a distanza tra la nostra igienista dentale Carola Romanò e la dottoressa Romanazzi, clicca qui.
Amicodentista