Ecocolordoppler TSA, doppler TSA, colordoppler TSA, doppler tronchi sovraortici o ecocolordoppler alle carotidi. Ci sono tanti modi con cui ci si riferisce a questo esame. Ma è sempre lui: l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, ossia l’esame delle carotidi e delle arterie vertebrali che si trovano nel collo. Ma quando farlo? Come funziona?
Cos’è l’ecocolordoppler TSA?
L’ecocolordoppler TSA a riposo è un esame non invasivo che viene eseguito attraverso un ecografo e che permette di valutare lo stato di salute delle arterie dirette al cervello (carotidi e arterie vertebrali). Essendo un ecocolordoppler, il TSA è un’ecografia arricchita da valori visivi (color) e acustici (doppler). Queste permette al medico di visualizzare la forma e lo stato dei vasi arteriosi e misurare in tempo reale la velocità e la direzione del flusso sanguigno. E’ molto utile, quindi, come prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’ictus.
Nell’atto pratico, il doppler TSA viene eseguito appoggiando una sonda specifica dell’ecografo sul collo del paziente. Risulta quindi essere un esame assolutamente indolore e dalla durata di circa 15 minuti. Non è necessaria alcuna preparazione da parte del paziente.
Perchè si fa l’ecocolordoppler TSA?
L’ecocolordoppler TSA è da considerarsi un esame di prevenzione e serve a valutare lo stato di salute delle arterie che portano il sangue dal cuore al cervello. Attraverso l’ecocolordoppler TSA è possibile valutare la presenza di restringimenti del vaso per l’evidenza di placche aterosclerotiche che potrebbero, riducendo il flusso sanguigno al cervello o per il rimaneggiamento della placca stessa (embolo), essere responsabili di eventi cerebrali come il TIA o l’ictus.
Generalmente l’ecocolordoppler TSA viene prescritto nei casi in cui il paziente presenti alcuni sintomi come:
- cefalea (mal di testa forte e persistente);
- ictus;
- Ischemie cardiache
- attacchi ischemici transitori (TIA);
- vertigini;
- trauma al collo;
- vasculopatie (ad esempio difficoltà nel camminare)
Il TSA è soprattutto richiesto come esame di screening per pazienti che presentano fattori di rischio per le malattie cerebro-cardiovascolari come:
- età oltre i 60 anni (salvo altri fattori di rischio);
- fumo;
- diabete;
- ipertensione;
- ipercolesterolemia (colesterolo alto);
- dislipidemia;
- obesità;
- pazienti che hanno già avuto ischemie transitorie cerebrali (TIA), pregressi ICTUS o problemi cardiovascolari.
Chi esegue l’ecocolordoppler?
L’ecocolordoppler viene eseguito da un medico che al termine dell’esame, in base all’esito, suggerirà l’indicazione e la tempistica alla ripetizione del controllo.
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