Mondo dentisti

Farmaci per l’osteoporosi e impianti dentali

È una questione di dosi. I bifosfonati sono farmaci utilizzati sia per la terapia di alcune malattie maligne, quali per esempio la prevenzione e il trattamento delle metastasi, l’ipercalcemia maligna e il mieloma multiplo, sia per rallentare il decorso dell’osteoporosi, cioè la rarefazione delle ossa che colpisce in particolare le donne dopo la menopausa, riducendo così il rischio di fratture vertebrali, femorali e periferiche. Quando si utilizzano in ambito oncologico le dosi sono decine di volte superiori a quelle impiegate normalmente nel trattamento dell’osteoporosi.

Mascelle a rischio con dosi elevate

È soltanto quando si usano a concentrazioni così elevate che questi farmaci si associano a un rischio più elevato di sviluppare una sindrome chiamata osteonecrosi delle ossa del cavo orale. A dirlo è un recente studio internazionale pubblicato sulla rivista Journal of Bone and Mineral Research. Peraltro – è dimostrato – si tratta di una “semplice” osteomelite (infezione complessa dell’osso) quasi sempre legata a una infezione da batteri chiamati Actinomiceti. Questo effetto collaterale si verifica molto più raramente in chi assume i bifosfonati per trattare l’osteoporosi, quindi a un dosaggio decisamente inferiore. Gli ultimi studi stimano un rischio compreso tra lo 0,001% e lo 0,01%. E in genere, una regolare e accurata igiene orale è un’efficace misura di prevenzione.

E se devo mettere un impianto?

Qualora fosse necessario un intervento odontoiatrico invasivo quale l’implantologia è sufficiente praticare la consueta profilassi antibiotica, che inizia il giorno prima dell’intervento e dura 7/10 giorni. Una breve sospensione del bifosfonato (per esempio otto settimane prima e 12 settimane dopo l’intervento) non è probabilmente necessaria, ma comunque raccomandabile. E in ogni caso non influisce sull’esito della terapia per l’osteoporosi. Queste precauzioni consentono di minimizzare, se non azzerare, il rischio già molto scarso di osteonecrosi durante il trattamento con bifosfonati per l’osteoporosi.