Mondo dentisti

Che cos’è la piorrea e come si può curare

cosa-sapere-su-piorrea

La piorrea, chiamata anche parodontite, non è altro che lo stadio più avanzato della gengivite, una malattia parodontale che, se trascurata, può portare a gravi conseguenze come la perdita dei denti. La patologia è diffusa soprattutto tra le persone anziane, ma alle prime avvisaglie di fastidio a denti e gengive è sempre bene effettuare dei controlli accurati.

Perché le gengive si infiammano

La placca e il tartaro che si accumulano sulla superficie denti sono i principali responsabili delle infiammazioni gengivali. I batteri di cui sono portatori, infatti, iniziano ad infettare tutta l’area intorno al dente, fino a formare delle tasche parodontali abbastanza ampie da permettere il passaggio del cibo, che, depositandosi, non fa altro che formare altra placca. Il circolo vizioso che si innesca, se non si interviene in tempo, porta a un continuo e inesorabile aggravarsi dell’infezione batterica, che arriva sempre più in profondità, intaccando anche i legamenti e la struttura ossea a sostegno del dente.

Le cause che portano alla formazione di questi batteri dannosi per le gengive sono molteplici. Certamente la più comune è la scarsa igiene orale, ma esistono anche casi dovuti a una predisposizione genetica del sistema immunitario, allo stress, al diabete mellito e non sono avvantaggiati i fumatori e chi consuma troppi alcolici.

Come riconoscere i sintomi

Trattandosi di una malattia degenerativa delle gengive, conosciuta anche come piorrea alveolare, è molto importante saper riconoscere quali sono i sintomi iniziali che possono peggiorare nel tempo ed evitare così che una “semplice” gengivite si trasformi in qualcosa di ben più grave. Ma quali sono i segnali da prendere in considerazione per capire che le nostre gengive hanno bisogno di cure immediate?

  • Sanguinamento
  • Colore rosso acceso o porpora
  • Gonfiore
  • Aspetto lucido
  • Alito cattivo

Sottovalutare questi indizi significa lasciare che la parodontite faccia il suo corso provocando un progressivo abbassamento delle gengive e la mobilità dei denti, fino ad arrivare alla loro totale perdita.

Basta pensare che negli adulti tra i 16 e i 35 anni due persone su tre presentano dei segnali di piorrea, dati che diventano ancora più preoccupanti con l’aumento dell’età media; in altri termini, vengono persi più denti a causa dei problemi gengivali, che per la carie.  

Le soluzioni contro la piorrea

La terapia parodontale prevede innanzitutto una o più sedute di igiene orale professionale così da eliminare la placca presente sui e tra i denti. Dopodiché, per evitare che i batteri vadano ad intaccare le radici e la struttura ossea, vengono effettuate anche dei trattamenti di scaling, una speciale pulizia sotto gengivale per eliminare il tartaro che si forma in profondità e che spazzolino e filo interdentale non riescono a rimuovere..

Nei casi più avanzati queste cure non sono sufficienti per fermare l’avanzare dell’infezione ed è necessario ricorrere a degli specifici interventi chirurgici per rigenerare i tessuti colpiti oppure procedere a delle plastiche gengivali o al rimodellamento osseo.

Tuttavia, per alleviare parzialmente il dolore si possono utilizzare anche numerosi rimedi naturali, come per esempio:

  • propoli, dalle proprietà anestetiche, cicatrizzanti e antinfiammatorie
  • aloe vera, il cui gel, applicato direttamente sulle gengive, allevia il dolore e l’infiammazione
  • echinacea, un ottimo immunostimolante naturale da usare soprattutto nei casi di infezione da stress
  • salvia, che svolge una preziosa azione disinfettante

Ovviamente si tratta di soluzioni che non possono risolvere completamente la piorrea infettiva e non devono essere sostituiti ai tradizionali rimedi farmacologici e dentistici.


Scrivici per avere informazioni o per prenotare una pulizia dei denti professionale.